Daniele Carnovich, Italy

Born in Padua (Italy), he studied music at the conservatory of his city, obtaining the diploma of flute. Then he studied composition and singing, and in these areas, he specialized in the baroque repertoire.  His concert activity begins in 1981, taking part in the most famous early music festivals in Italy and in the rest of Europe, and later also in Canada, USA, Mexico, Australia, New Zealand, Israel, Japan, Brazil, Colombia and Argentina.

In 1986, he began working with Jordi Savall and Hesperion XX (now Hespèrion XXI). One year later the Capella Reial was founded, group in which he has beeb the bassholder for more than twenty-five.  Daniele Carnovich is also dedicated to the teaching of music to children. He has taught music education for almost twenty years, and in January 2001 has published in Italy the text called “Do Re Mi”, a complete course of education to sound and music in two volumes for young musicians.

MN Daniele Carnovich 020

Ricetta
Vengo da una regione, il Veneto, in cui per molti anni l’alimento base era costituito dal mais o granoturco, più che dal raffinato frumento. E con la farina di granoturco si ottiene la POLENTA, base di moltissimi piatti della cucina veneta, e di tutto il nord d’Italia. Infatti la Polenta era anche definita “il pane dei poveri”.

In un grande paiolo di rame si mette a scaldare dell’acqua (2 litri), con un bel cucchiaio di sale e uno di olio. Quando l’acqua bolle, si versa la farina di mais (500 gr.), poco alla volta per evitare la formazione di grumi, e sempre mescolando. Si gira e si rigira, con pazienza, con un lungo mestolo di legno, per 40 minuti. È cotta. Si versa la polenta su un tagliere rotondo a intiepidire.

La Polenta serve di base a moltissime ricette sia di carne (qualsiasi stufato di carne, arrosti di tutti i tipi, cacciagione come quaglie, coniglio, cinghiale…) che di pesce (Baccalà alla vicentina, pesce fritto misto…). Ma è un buon accompagnamento anche di formaggi saporiti, di funghi o di legumi (fagioli e piselli). Tutte queste ricette si trovano facilmente in internet.”

ANEDDOTO
Solo qualche breve rima, per descrivere le città della mia regione:

NOI SIAMO VENETI
GENTE ALLA BUONA
POLENTA, VINO E PEARA’ 1
FISARMONICA A VOLONTA’
E CHI LAVORA L’AMORE POI FARA’
EVVIVA I VENETI ECCOCI QUA’

VENEZIANI GRAN SIGNORI
PADOVANI GRAN DOTTORI
VICENTINI MAGNA GATTI
VERONESI TUTTI MATTI
TREVISANI PAN E TRIPPE
ROVIGOTTI BACO E PIPE 2
E BELLUN? TE SI PROPRIO DE NESSUN

VENEZIA LA BELLA
E PADOVA SUA SORELLA
VICENZA LO SA COM’E’ BUONO IL SUO BACCALA’
LA NOSTRA VERONA CON L’ARENA FA LA SIGNORA
E TREVISO COL RADICCHIO SI FA BUON VISO
A ROVIGO PENSA UN PO’, SFOCIA IL DELTA DEL FIUME PO
E BELLUNO DA LASSU’
A TUTTI QUANTI FA CUCU’

1 Salsa a base di pepe (da “peare” = pepe)
2 Baco = tabacco